- Aglio, 2 Spicchi
 - Alloro, 1 Foglia
 - Cipolla grande, 1
 - Costine di maiale, 500 g
 - Funghi secchi, 40 g
 - Ginepro, 6 Bacche
 - Olio d'oliva extra-vergine, 2 Cucchiai
 - Pepe
 - Polpa di pomodoro, 400 g
 - Sale
 - Vino rosso, 1/2 Bicchiere
 
Separate le costine una dall'altra e, se fossero molto grasse togliete il grasso in eccesso prima di cucinarle. Mettete a mollo i funghi in una tazza di acqua calda. Spellate la cipolla, tritatela insieme agli spicchi d'aglio e mettetela in un tegame insieme all'olio e alle bacche di ginepro che avrete leggermente schiacciato con la lama di un coltello. Appena il trito comincia a soffriggere, unite le costine che dovranno rosolarsi lentamente insieme alla cipolla. Regolate la fiamma a metà altezza (non al minimo) e girate spesso i pezzi di carne in modo che si colorino uniformemente e la cipolla si cuocia perfettamente senza tuttavia bruciacchiarsi. Insaporite con sale e con una generosa macinata di pepe e quando l'umidità è completamente evaporata, bagnate con il vino. Lasciatelo sfumare, unite il passato di pomodoro, incoperchiate e proseguite la cottura per circa due ore aggiungendo poco brodo caldo via via che serve, tenendo presente che alla fine il sugo dovrà essere abbondante e non troppo ristretto. A metà cottura unitevi anche i funghi strizzati dall'acqua e tagliati a pezzetti. Servite la preparazione ben calda insieme a una polenta morbida. Le costine di maiale sono le punte delle costole di maiale e assumono nomi diversi nelle diverse zone d'Italia. Abbiamo così le spuntature a roma, le puntine a milano, le tracchiolelle a napoli e in toscana servono per preparare la rosticciana.